25 Agosto 2013

Andamento del mercato immobiliare nel I trimestre 2013Andamento del mercato immobiliare nel I trimestre 2013

grafico1

Premessa
Come di consueto riteniamo utile evidenziare e chiarire in premessa l’oggetto della Nota trimestrale.
Anzitutto, in relazione ai volumi delle compravendite si precisa quanto segue. I dati delle compravendite
pubblicati dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare si riferiscono al numero di unità immobiliari
compravendute, per ciascun trimestre, desunte dalle note di trascrizione degli atti di compravendita
registrati presso gli archivi di Pubblicità Immobiliare degli Uffici provinciali – territorio dell’Agenzia delle
Entrate. I volumi di compravendita, in particolare, sono conteggiati sulla base delle unità immobiliari,
oggetto di transazione a titolo oneroso, normalizzate rispetto alla quota di proprietà trasferita (vedi Fonti e
criteri metodologici).
Le unità immobiliari sono aggregate nelle destinazioni d’uso residenziale, pertinenze, terziaria, commerciale
e produttiva secondo le categorie catastali indicate per ciascuna unità nella nota Unica di trascrizione e
registrazione compilata dai notai.
I dati relativi ai volumi di compravendite riguardano l’intero territorio nazionale ad eccezione delle province
di Bolzano, Trento, Gorizia e Trieste, in quanto il catasto e/o gli archivi di Pubblicità Immobiliare sono gestiti
dagli enti locali.
I dati delle compravendite sono stati estratti il 15 maggio 2013 e si riferiscono alla data dei rogiti stipulati
nel I trimestre 2013, salvo possibili registrazioni avvenute oltre i termini di legge. Si tratta in ogni caso di
quantità residuali non rilevanti ai fini statistici.
Si precisa che i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate differiscono da
quelli che l’Istituto Nazionale di Statistica diffonde nella pubblicazione “Compravendite immobiliari e
mutui” in quanto i dati dell’ISTAT si riferiscono al numero di convenzioni contenute negli atti notarili, che
possono riguardare una o più unità immobiliari (Cfr. ISTAT, Compravendite immobiliari e mutui).

Le compravendite in Italia

Nel I trimestre 2013 non si interrompe la sequenza di tassi negativi nel mercato immobiliare. Con 212.215
unità immobiliari compravendute (NTN) nel I trimestre 2013, il calo degli scambi rispetto al I trimestre 2012
è pari al -13,8% ed è il quinto calo tendenziale consecutivo. La Tabella 1, che riporta i volumi di
compravendita e le rispettive variazioni tendenziali, evidenzia le riduzioni degli scambi nel mercato
immobiliare rilevate in tutti i comparti dal I trimestre 2012.
Nel I trimestre 2013 sono state compravendute 94.503 abitazioni, con una riduzione degli scambi pari al
-14,2% (erano 110.116 nel I trimestre del 2012). Analogo l’andamento nel settore delle pertinenze, per la
maggior parte riconducibili all’uso residenziale, che con 77.475 NTN segna una perdita del -12,9%. Continua
la contrazione degli scambi anche nei settori non residenziali con il segmento del terziario che registra
2.378 NTN nel I trimestre 2013 segnando la peggiore flessione del comparto (-9,2%), seguito dal
commerciale con 5.957 NTN (-8,7%) e infine dal settore produttivo con 2.147 NTN (-5,9%).

grafico1

Il grafico di Figura 1 riporta il numero indice trimestrale delle unità immobiliari compravendute (in termini
di NTN) a partire dal I trimestre del 2004 (periodo base INTN = 100). La serie storica evidenzia le forti
contrazioni del mercato in atto dal 2006, con l’indice del I trimestre più che dimezzato rispetto al I trimestre
del 2006, nel quale si è registrato il picco dei volumi scambiati (55,9 rispetto a 115,1).
Nel grafico di Figura 2 sono illustrate le variazioni percentuali tendenziali dei volumi di compravendita
(NTN) in ogni trimestre dal 2004. Risulta evidente dal III trimestre 2006 un prolungato andamento
mediamente negativo del mercato immobiliare, interrotto da segni positivi nei primi due trimestri del 2010,
ma solo per le abitazioni, e negli ultimi due del 2011. Nel 2012, in tutti i trimestri e in tutti i settori, si sono
registrate flessioni accentuate che nel I trimestre 2013 si attenuano.

grafico2

grafico3

Il settore residenziale

Le compravendite per macro aree geografiche
L’analisi dell’andamento del mercato residenziale nel dettaglio delle macro aree geografiche, grafico di
Figura 3, evidenzia che il dato negativo nazionale (-14,2%) registrato nel I trimestre 2013 è il risultato di un
calo di simile entità verificatosi in tutte le macro aree italiane.
Le aree del Centro e del Nord perdono rispettivamente il -16,7% e il -14,7% delle transazioni, al Sud la
contrazione del mercato delle abitazioni è del -11,4%. Prosegue, quindi, in tutte le aree, seppure con tassi
negativi in decelerazione, la perdita del mercato delle abitazioni già registrata in tutti i trimestri del 2012.

grafico4

Come è evidenziato nel grafico di Figura 4 (indice NTN per macro area geografica), rispetto all’omologo
trimestre del 2004, la riduzione del mercato residenziale è molto elevata in tutte le aree. Dimezzato risulta,
infatti, il volume degli scambi per il Nord, con un calo del 50,3%, mentre il Centro e il Sud segnano una
riduzione complessiva rispettivamente del 48,6% e del 44,3%.
Dal grafico di Figura 5, nel quale è riportata la variazione tendenziale del NTN trimestrale dal I trimestre del
2004 al I trimestre del 2013, spicca la forte volatilità, con sensibili accelerazioni e decelerazioni tra il 2009
ed il 2010. In effetti, fino al II trimestre 2010 si assiste ad un evidente percorso di decelerazione degli
andamenti negativi che proseguono con tassi di variazione positivi nei primi due trimestri del 2010. Nei
trimestri successivi, invece, riprende l’andamento negativo, interrotto negli ultimi due trimestri del 2011,
che sembravano rappresentare un’inversione di tendenza poi disattesa dai successivi crolli registrati nel
2012, attenuati nel I trimestre del 2013.

grafico5

grafico6

Anche nel I trimestre 2013 i cali del mercato delle abitazioni, registrati a livello nazionale e per macro aree
geografiche, non risparmiano nessun ambito territoriale, rilevandosi sia per i capoluoghi sia per i comuni
minori. Come mostrato in Tabella 2 la flessione più elevata si è registrata nei comuni minori, dove gli
scambi flettono del -15,8% e risulta poco inferiore nei capoluoghi, -10,8%. Tra le diverse macro aree, i
comuni minori dell’area del Centro e del Nord mostrano nel I trimestre del 2013 i cali più sostenuti, -20,0%
e -16,6% rispettivamente.

Andamento del mercato immobiliare nel I trimestre 2013
a cura dell’Ufficio Statistiche e Studi
della Direzione Centrale Osservatorio Mercato Immobiliare e Servizi Estimativi
data di pubblicazione: 4 giugno 2013

Per ulteriori approfondimenti clicca qui

stime mercato immobiliare 2013 https://www.agi.it/economia/notizie/201307101930-eco-rt10334-immobili_nomisma_6_stime_compravendite_in_seconda_parte_2013

mercato immobiliare dati luglio2013 om

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